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MASSIMO CANNOLETTA E L’ARTE DI ARRANGIARSI
Ricordate il campione della trasmissione nel preserale l’Eredità, Massimo Cannoletta? E’ piaciuto subito al pubblico televisivo della famosa trasmissione a quiz #l’Eredità, condotta da un genio dello pettacolo, #FlavioInsinna, che nonostante la Pandemia e i passati “guai” di comunicazione, è riuscito a prendere il programma nelle mani, posto vacante lasciato dalla prematura scomparsa di Fabrizio Frizzi, facendosi gradire nuovamente, anche da chi aveva storto il naso, nel rivederlo in azione.
Probabilmente, è proprio grazie a Insinna che ci siamo accorti di Massimo Cannoletta, non perché il campione fosse trasparente ma proprio perché l’intercalare sulle meraviglie dei concorrenti, in questo specifico caso, avevano ragione di essere. Le interviste e apparizioni TV sono sempre più numerose, tutti richiedono la sua presenza, le collaborazioni cominciano a fioccare sia da carta stampata, sia televisivamente. Presentato come “divulgatore artistico” ha dimostrato, attraverso i suoi canali social: Instagram, Twitter, You Tube, Facebook, di essere all’altezza del suo sogno interrotto, che oggi, nonostante la Pandemia, è diventato realtà. Ha vinto 280mila euro, imbattuto per oltre 50 puntate e poi, con una bella scusa: “mi aspetta il Presepe”, ha lasciato il posto libero di essere riconquistato. Da più parti si legge che Massimo Cannoletta sentiva di aver concluso quel ciclo e che non avrebbe mai voluto diventare la zavorra di un programma che tanto gli aveva dato ma con merito, aggiungiamo noi[ndr].
La nostra redazione attraverso i suoi giornalisti, lo segue su quasi tutte le sue piattaforme e con piacere, considerando le prelibatezze artistiche di cui parla. Laureato in Scienze politiche, a causa della Pandemia, aveva perso il suo lavoro sulle navi, ora, ha costruito il suo sogno, lo persegue e, grazie alle esperienze e informazioni accumulate in due giri del mondo, ce li racconta attraverso le immagini delle meraviglie che ha incontrato e lo hanno emozionato, porgendole a noi, con le stesse vibrazioni.
Nell’attesa di vedere cos’altro ci proporrà sui social, vi consigliamo di cercarlo nel Web, magari, giusto per sbirciare l’arcobaleno creato dai fili di luce di Gabriel Dawe o i pizzi di marmo, scolpiti, come se fossero le mani delle fate, anziché quelle degli antichi scalpellini.
Prossimo viaggio, leggiamo in più parti che sarà realizzato nel nostro bellissimo Paese, nell’attesa che tutto questo possa diventare realtà, continuiamo a seguirlo come mi auguro farete voi. Troppe cose ci sarebbero da dire su ciò che posta Massimo Cannoletta, ma preferiamo siate voi a scoprirle, con i vostri occhi, quello che hanno visto i suoi.
- VIA
- Nicla David