
Biennale Venezia Cinema 2021
The last duel
Il pubblico di tutto il mondo ringrazia il regista Ridley Scott, perché quando ci sono capolavori cinematografici, che puntano tematiche importanti ed è questo il caso di The Last Duel, se ne deve prendere solo atto e gustarne ogni fotogramma della preziosa pellicola, senza fiatare. Artisti di livello mondiale, grazie al loro talento, sono riusciti a far rivivere un’emblematica vicenda di crimine e di ingiustizia, verificatasi, ai tempi del Feudalesimo, ai danni di una donna e moglie di un Cavaliere coraggioso, stimato ma non benvoluto dal Re e nobili.
Il periodo storico non è tra i più facili da analizzare, un imponente sistema socioeconomico, ricuciva a quei tempi, legami personali e politici di influenza Carolingia, imponendosi in tutta l’Europa Occidentale, dopo la morte di Carlo Magno. La giustizia di quei tempi, nel film diretto da Ridley Scott, The Last Duel, è presa in esame attraverso la vicenda che infiammò la Francia e fece grande scalpore. Un’indagine vera e propria, portata avanti da chi esercitava, il Diritto Medievale a quel tempo nel proprio regno ma facendo capo al Re; ogni magnate feudale rivendicava il diritto di esercitare il potere giudiziario a tutela dei suoi possedimenti e delle persone che vi abitavano e lavoravano.
Adam Driver, Matt Damon, grandi come non mai; Ben Affleck è il nobile Pierre d’Aleçon che rimette tutto nelle mani di un processo, nonostante l’antipatia verso il Cavaliere Jean Carrouges, concesse alla moglie, violentata dall’amico di lui, Jacques le Gris, Jodie Comer (Marguerite de Carrouges), di difendersi in Tribunale. Non riuscendo però a fare luce sul crimine, si decise di indire un duello tra i due cavalieri, al fine di risolvere la questione. Alla presenza di Carlo V, del Parlamento e molti nobili richiamati dallo scalpore suscitato dalla vicenda. Lo scandalo, creò un’enorme eco in tutto il Paese.
Nel 1386 (XV Sec.) pochi giorni dopo il Natale, una folla silente, si ritrovò in un’area verde, per assistere all’ultimo atto della singolar tenzone tra i Cavalieri, il primo per difendere l’onore della moglie nella quale aveva fiducia, il secondo, abituato ad avere molte donne e nobili amicizie, favorito dalla Corte, aveva respinto fortemente le accuse di lei. La posta in gioco era altissima, se Jean de Carrouges fosse stato sconfitto, Marguerite sarebbe stata messa al rogo.
Eric Jager, rifacendosi alla documentazione storica, ha ricostruito in modo esauriente, una vera indagine poliziesca feudale, arrivata ai nostri giorni, a rivelare come la giustizia veniva amministrata e agiva nei confronti di crimini, di tradimenti e delle vendette in epoca feudale. Matt Demon, molto calzante nella parte del marito che, credendo fino alla fine a Marguerite, riuscì a levare l’onta di disonore sulla moglie, uccidendo in modo brutale e in perfetto spirito dei tempi, l’uomo, reo dell’oltraggio.
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