Vignettopoli
Festival Internazionale del Circo: Latina si prepara
Mancano diversi mesi alla dodicesima edizione del più “grande spettacolo circense del mondo”, ma i lavori fervono a pieno ritmo. Già 158 richieste di partecipazione pervenute dagli artisti di tutto il mondo, tutti alla ricerca del numero a sensazione.
Dodici anni, e non sentirli. Malgrado siano diversi i mesi che la separino dal “grand opening”, Latina è in fermento per la 12ma edizione del “Festival Internazionale del Circo – Città di Latina”, in programma dal 14 al 18 ottobre prossimo. Il Festival in questione è una delle più importanti e seguite rassegne circensi in tutto il mondo. Visto l’enorme successo riportato in ogni edizione dalla manifestazione, tantissimi sono gli impresari del settore che si danno appuntamento nel capoluogo pontino per seguire con estremo interesse i numeri acrobatici dei giovani artisti internazionali e partecipare, al contempo, ai convegni ed agli incontri tematici che si tengono nelle giornate del Festival.
Il Festival si presenta come evento di riferimento per il movimento circense in tutta Italia, ed è riconosciuto sia dall’European Circus Association (Associazione Europea Circhi), sia dall’Ente Nazionale Circhi (Enc). Ideato e studiato appositamente per promuovere lo spettacolo itinerante del Circo, da secoli fonte di intrattenimento per grandi e piccini, l’evento riesce a portare a Latina, mediamente, ben 15mila persone nei cinque giorni della rassegna. Nasce da un’idea di Giulio Montico (Cona, VE, 24 settembre 1940 – Roma, 1 settembre 2008): ammaestratore di leoni ed elefanti in adolescenza, quindi artista ed acrobata nei maggiori circhi italiani degli anni Settanta, quali il Togni, l’Orfei, il Medrano, e, successivamente, dal 1977, imprenditore in pianta stabile a Latina. Per Giulio, il circo ha però sempre rappresentato una passione mai sopita, e nell’anno di grazia 1999, per l’appunto, con un colpo di genio e l’appoggio di tutta la sua famiglia, la moglie Mirella Iuliano ed i figli Fabio, Fabrizio, Fabiola e Flavia, rientra nello sfavillante mondo circense, inventandosi dal nulla il “Festival Internazionale del Circo – Città di Latina”, che realizza tramite un’associazione culturale intitolata al capostipite della famiglia, l’omonimo Giulio Montico. Un’intuizione geniale: abbattute tutte le iniziali diffidenze e lo scetticismo per quella che, oggi, è a pieno titolo una delle realtà circensi più solide.
Ogni edizione del Festival assegna tre categorie di premi: il Latina d’Oro, ai tre numeri primi classificati; il Latina d’Argento, ai tre secondi, ed il Latina di Bronzo, ai quattro numeri terzi classificati. Inoltre, ci sono delle categorie speciali: il premio “Giulio Montico”, il premio “Critica Giornalistica”, e due medaglie d’argento concesse dal Presidente della Repubblica Italiana. Il primo Latina d’Oro della storia del Festival viene assegnato nel 1999 al Trio Torres, della Repubblica Dominicana, per l’esibizione nel filo alto. Nel 2000, il premio viene conquistato dalla troupe rumena Cirneanu Eugen ju, mentre risale al 2001 il primo successo della Cina, che s’impone grazie a Lu Chenying e Zhang Julin. Poteva mancare un successo italiano nel “tendone di casa?”. Nel 2002, vince il primo premio Carlo D’Amico con il suo numero di verticali, giusto in tempo per assistere all’inizio della : dal 2003 al 2006, dominio incontrastato grazie alle performance degli artisti della Puyang Acrobatic Art School, Hangzhou Acrobatic Troupe, Shaanxi Acrobatic Troupe e Guandong Acrobatic Troupe. Nelle ultime due edizioni, l’Europa dell’Est è tornata a fare capolino, grazie alle affermazioni, nel 2008 della Troupe Khubaev e Vorobiev (Russia), assieme ai cinesi della Cai Yong, e, nel 2009, di Alexey Sarach della Troupe Selnikhin, sempre provenienti dalla Russia. I premi vengono assegnati dalla Giuria del Festival, presieduta da Egidio Palmiri, Presidente dell’Ente Nazionale Circhi e dell’Accademia d’Arte Circense, mentre la direzione artistica dell’evento è di Antonio Giarola. La location scelta, come ogni anno, per lo svolgimento della rassegna, si trova nel quartiere R6/Isonzo, area generalmente attrezzata per il mercato settimanale, ed ospita ben quattro giganti tensostrutture: la prima per il foyer, la seconda per la pista e le tribune, la terza accoglie la mensa e le cucine, la quarta riservata alle stalle per gli animali. Altre strutture, più piccole, sono collegate per le attrezzature, altri spazi per gli animali, e per le casse.
Il lavoro svolto dall’associazione culturale “Giulio Montico”, e l’impegno profuso nel corso degli ultimi undici anni, è stato davvero proficuo. Basta dare una rapida lettura ai numeri dell’ultima rassegna per rendersene conto: 28 i numeri in gara, 14 nazioni differenti presenti al Festival, 300 persone coinvolte tra artisti, tecnici e produzione, 2500 pernottamenti pianificati dalla produzione e 600 pasti confezionati quotidianamente nelle strutture del Festival. Con il conseguente indotto economico del quale beneficia, ogni anno, anche la città di Latina, ovviamente ben fiera di poter fare da madrina ad una kermesse di cotanta importanza. Nei 9 spettacoli realizzati nei cinque giorni previsti, altrettanti sono stati i cartelli esposti al botteghino: riscontro non indifferente, uno stimolo per Fabio Montico, attuale Presidente dell’associazione culturale, ad adoperarsi sin d’ora affinchè il Festival possa non soltanto mantenere l’autorevolezza fin qui conseguita, ma possa aumentare ancora il proprio prestigio in termini di visibilità e di spettacolarità.
Festival 2010: i primi vagiti
Sul finire dell’anno appena trascorso, Fabio Montico è stato impegnato in un tour mondiale dalla duplice valenza: da un lato, la volontà di confermare e consolidare i legami di amicizia con le più diverse realtà circensi ed i Festival fuori dai confini nostrani; dall’altro, ha potuto stabilire i primi contatti con personaggi di elevato profilo per poterli poi annoverare tra i partecipanti, o tra gli ospiti, della 12ma edizione. Due le significative tappe della missione estera di Montico: la prima in Cina, dove ha partecipato, in qualità di membro di Giuria, al Festival Internazionale del Circo di Wuqiao (2-8 novembre 2009); lì, ha consegnato il premio “Città di Latina” alla troupe acrobatica cinese Wuhan, che si è esibita in uno straordinario numero alla corda. La seconda, fondamentale, tappa è stata in Russia, precisamente nella città di Ekaterinburgo (16-26 novembre 2009), dove il Presidente Montico ha assistito agli spettacoli del Festival Mondiale dei Clown. In tale occasione, l’attuale Direttore del Circo di Ekaterinburgo, Anatoly Marchevsky, ha assicurato la sua presenza a Latina per il 12° Festival in qualità di membro di Giuria. In terra sovietica, infine, strappata una “promessa di presenza” anche all’addestratore di elefanti Andrei Kornilov.
“Si lavora all’evento 365 giorni l’anno – dichiara il Presidente del Festival Fabio Montico -, dal 1999 non ci siamo fermati un solo istante, abbiamo già proposte per il 2012 e richieste di partecipazione, come l’ultima pervenutaci dall’America per un numero di trapezisti, addirittura per il 2014! Una volta superati gli iniziali scogli di indifferenza, e diffidenza, nel panorama circense, il Festival è decollato: finire acclamati, dopo undici anni di attività, sulle riviste specializzate di settore da tutto il mondo, è una soddisfazione non da poco”. Effettivamente, le maggiori riviste circensi, dalla Francia alla Spagna, dalla Russia alla Cina, hanno definito il Festival latinense come .
Anche se non sono mancate le critiche costruttive: i francesi, vicini di casa con i quali non intratteniamo propriamente splendidi rapporti, nel recensire il Festival come paese dei balocchi per i circofili, hanno sottolineato al contempo la carenza di servizi per il visitatore straniero che viene a Latina per la rassegna. “Tasto dolente – continua Fabio Montico -: in effetti, il Festival non viene supportato, parallelamente, da azioni volte a promuovere il nostro territorio, i nostri prodotti, il nostro commercio. Non sembra esserci la volontà di sfruttare il territorio pontino in tutte le sue enormi potenzialità, anche “agganciandosi” all’evento-Festival che muove un cospicuo indotto economico. Ho avuto varie proposte, da tante grandi città italiane, per esportare il Festival, ma non lo faccio per il bene che voglio a Latina, città d’adozione della mia famiglia”. A otto mesi dalla kermesse, sono già 158 le richieste di adesione pervenute alla direzione del Festival, da tutto il mondo, e si prevede che da qui a settembre superino le 500 domande.
I numeri in gara saranno 24. Una bella scrematura: come ci si orienta per decidere quali numeri, o quali artisti, siano degni di prendere parte alla rassegna? “C’è un bel lavoro preliminare da affrontare, una quantità innumerevole di video da esaminare. Privilegiamo la gioventù, la freschezza, siamo sempre alla ricerca di nuove attrazioni, di numeri innovativi, che colpiscano spettatore e Giuria”, ha detto Montico, consapevole che, sulla stampa e tra la gente, il mondo circense non gode del credito che c’è all’estero. “Come membro di Giuria di vari concorsi nel mondo, ho potuto tastare con mano la concezione del circo all’estero: è spettacolo, cultura, rispetto, qualcosa di unico. Qui in Italia, un po’ si è persa questa prerogativa, ci si è dimenticati che il circo è stato, storicamente, la prima forma di intrattenimento dell’essere umano, seppur ora c’è stata una minima inversione di tendenza. Anche grazie a noi”. Cinesi, russi, francesi, restano comunque un passo avanti, mentre Montico fa notare come, “ultimamente, l’Ucraina sta uscendo fuori bene: tecnicamente, i suoi artisti sono sempre stati dei grandi talenti. Adesso, sta migliorando anche dal punto di vista scenico-coregrafico”. Uno spettacolo di suoni, luci, colori ed acrobazie che non mancherà neanche a Latina: restiamo in trepida attesa dell’evento, auspicando, da buoni patrioti, un successo italiano.