Vignettopoli
Nel nome dell’uomo
In Italia sono circa 4 milioni gli uomini che soffrono di disfunzione erettile, comunemente conosciuta con il nome di impotenza. Molti uomini credono di conoscere il significato di disfunzione erettile, e temono di esserne affetti anche quando sono sani e la loro efficienza sessuale non è compromessa.
Per disfunzione erettile si intende l’incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione per la durata sufficiente del rapporto sessuale. Si può parlare di disfunzione erettile quando solo di rado riuscite ad avere un’erezione, oppure se evitate di avere rapporti sessuali per timore di un insuccesso. Un segnale che c’è qualcosa che non va, è rappresentato dal feedback della partner e dalla assenza di soddisfazione fisica ed emotiva durante i rapporti sessuali. Il noto sessuologo americano, Michael E. Metz, sostiene che la disfunzione erettile sia un fenomeno talmente complesso che l’uso esclusivo di farmaci come Viagra, Cialis e Levitra,( per citare quelli più in voga) è a lungo termine dannoso per la salute, se non si affrontano con l’aiuto di uno specialista gli aspetti psicologici e relazionali coinvolti nell’impotenza. I fattori psicologici, influiscono sull’erezione e sul desiderio. Un lutto, lo stress lavorativo, incomprensioni nella coppia, e molte altre situazioni possono generare un “collasso” psicologico, sono fra le prime cause dell’impotenza e del conseguente calo di desiderio. In ogni caso, anche quando la disfunzione erettile,scaturisce da patologie fisiologiche ( ipertensione, farmaci, patologie cardiovascolari..) , il disagio psicologico che ne deriva, va in ogni caso affrontato perché si ripercuoterà inevitabilmente sull’equilibrio della coppia. Parlare di impotenza oggi è ancora un tabù, le coppie che affrontano questo scoglio, tendono a chiudersi a guscio. Per molti uomini, cresciuti nel falso mito dell’uomo che non deve chiedere mai e che di conseguenza si aspettano anche a cinquant’anni di avere erezioni automatiche come a venti, è motivo di grande imbarazzo e il più delle volte se non si ha accanto una partner matura e aperta, il preludio verso stati depressivi.
Che cosa dovrebbe fare allora Lei? L’atteggiamento della partner è di cruciale importanza, nel processo di guarigione della disfunzione erettile. Vorrei cominciare da quello che la donna non deve fare nel caso descritto. Le prima reazione più comune e terribilmente sbagliata fa si che la partner diventi la “mamma” del suo uomo, non c’è cosa peggiore per un uomo che soffre di disfunzione erettile, avere di fianco una compagna che si comporta al riguardo in modo materno e conciliante. Tale atteggiamento diventa un forte inibitore della carica sensuale di una coppia. Un’altra reazione molto comune fra le donne è l’ acting out verbale e fisico. Pretendere ad ogni costo di avere un orgasmo, e colpevolizzarlo per la sua incapacità sul piano sessuale, è umiliante e psicologicamente destabilizzante per il partner. Molte donne affermano che il compagno è in debito con loro, e piuttosto che ammettere di aver giocato un ruolo importante nello sviluppo della disfunzione erettile, assumono atteggiamenti bellicosi. Il fatto di essere esigenti sul piano sessuale, è l’espressione di un meccanismo di difesa caratterizzato da senso di colpa e profonda insicurezza.
L’impotenza per essere risolta, richiede un lavoro di squadra. Lei e Lui, devono abbattere i rispettivi tabù, e parlare di sesso in modo aperto e sereno. Una sessualità di coppia flessibile, si conquista lavorando sulla relazione, la capacità di comunicare emozioni e timori, e sviluppando una maggiore flessibilità nell’accettazione di forme di appagamento sessuale extragenitale. Questo approccio alla disfunzione erettile prevede l’assenza di giudizio da entrambi i partner e la disponibilità a condividere con serenità l’intimità di coppia. In questo scenario, Lei per favorire la cooperazione, si impegnerà attivamente per sviluppare una relazione sessuale intima e attiva. La ricettività sessuale della donna è estremamente variabile, quindi la capacità di eccitamento sessuale femminile è naturalmente molto flessibile, in quanto sono pochissime le donne che hanno risposte sessuali stereotipate, in virtù di questa naturale flessibilità la partner può aiutare il compagno ad accettare uno scenario erotico alternativo, in cui il momento dei preliminari diventa per entrambi parte integrante e fondamentale del rapporto sessuale. Molti uomini e donne pensano erroneamente che i preliminari siano limitati a un’adeguata ed esclusiva stimolazione del corpo femminile, al contrario chi è affetto da disfunzione erettile, avrebbe bisogno di riscoprire questo aspetto dell’intimità, soprattutto con l’aumentare dell’età fisiologica, l’uomo ha bisogno di tempi più lunghi per raggiungere un’erezione, che di conseguenza non avviene più in modo automatico come in gioventù.
Pensare al sesso come a uno scambio interpersonale, caratterizzato da piacere fisico e condivisione emotiva, aiuta la coppia a riscoprire una dimensione di erotismo più genuino e reale. Al tempo stesso, se Lei deve cooperare per favorire una comunicazione più aperta e scevra da inibizioni sessuali, anche Lui deve evitare di cadere in alcuni tranelli psicologici che generalmente chi soffre di impotenza, mette in scena nella relazione di coppia danneggiandola ulteriormente. Il sentimento di vergogna è l’ ostacolo che Lui deve superare, spesso gli uomini affetti da disfunzione erettile, proiettano sulla partner la loro frustrazione, e manifestano atteggiamenti disfunzionali, ovvero comportamenti dettati da una errata interpretazione della realtà interna ed esterna, e che generano conseguenze negative e conflitti con la compagna. I comportamenti disfunzionali contribuiscono all’aggravarsi delle difficoltà erettili, tipo:
– Lui continua a scusarsi sempre con la partner per la sua difficoltà ad avere un’erezione efficace;
– Lui evita i rapporti sessuali con la partner per timore di fallire ;
– Lui si fa prendere dal panico prima del rapporto sessuale e rinuncia;
– Lui rifiuta di confrontarsi verbalmente con la compagna,spesso cerca di nascondere il problema reale accusando malesseri psicosomatici;
– Lui cerca rapporti sessuali con altre donne, per dimostrare a se stesso che è capace di avere un’erezione;
– Lui se la prende con la partner, e la incolpa delle sue difficoltà erettili;
In un processo delicato come la guarigione dalla disfunzione erettile, la coppia deve affidarsi a specialisti, psicologi e sessuologi, esperti nelle problematiche affettive e relazionali, in modo da seguire un percorso efficace e dai risultati duraturi nel tempo. E’ sconsigliabile affrontare il problema dell’impotenza con soluzioni fai- da- te, libri o articoli sull’argomento possono essere utili per farsi un’idea, ma la guida di uno specialista è fondamentale.
Dr.ssa Nerina Zarabara Psicologa – Per info e consulenze: nerinazarabara@gmail.com
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