Vignettopoli
“Ufo: il pericolo viene dai cieli?”
Dallo schianto della navicella di Roswell, nel 1947, ad oggi, decine di migliaia di avvistamenti in tutto il mondo. In Italia, “ondate” nel 1954 e 1978…e nel nuovo millennio. Viaggio tra fantascienza, cinematografia e realtà.
Nell’agosto del 1998, il prestigioso quotidiano inglese “Times” pubblicò una clamorosa intervista, che non ebbe in realtà il risalto auspicato, all’italianissimo Padre Corrado Balducci, stimata persona di Chiesa (Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, n.d.r.), teologo molto stimato a San Pietro e dintorni, nonché amico personale di Papa Giovanni Paolo II.
Tema centrale dell’intervista al prelato, il rapporto tra la religione, la fede, il cristianesimo…e l’esistenza degli alieni. Già, perché, nello stesso anno, Padre Balducci pubblicò un libro, intitolato “Conferme”, nel quale il teologo ammetteva senza sé e senza ma l’esistenza di civiltà extraterrestri. . Non sarebbero neanche venuti meno gli insegnamenti di Cristo, perché, come spiegava sempre Padre Balducci al “Times”, .
Queste affermazioni, comunque non riuscirono a far crollare il muro di falso agnosticismo da sempre eretto dalla Chiesa sulla scottante tematica. E dire che, qualche anno prima, nel 1985, Loris Francesco Capovilla, segretario di Papa Giovanni XXIII, affermò di aver assistito ad un evento inspiegabile a Castel Gandolfo, nel 1961: un incontro, durato venti minuti, tra il Papa con degli esseri di luce che uscivano da una navicella. Le uniche parole del Papa? “I figli di Dio sono dappertutto, anche se a volte facciamo difficoltà a riconoscere i nostri stessi fratelli”.
Malgrado lo scetticismo della Chiesa, malgrado la comprensibile “paura” delle popolazioni nell’ammettere la possibilità dell’esistenza di qualche altra civiltà “parallela” a quella umana, negli anni è andata via via crescendo la sindrome da “avvistamento di oggetto volante non identificato”, in tutto il mondo, e, di certo, l’approssimarsi del 2012, anno in cui si addensano catastrofiche profezie ed inquietanti previsioni sulla fine dei tempi, sta contribuendo ad alimentare la psicosi.
Dallo schianto dell’oggetto volante avvenuto nel 1947 a Roswell (New Mexico – USA) ad oggi, vi sono stati migliaia di avvistamenti in tutto il mondo, in ogni epoca. Restando in ambito italiano, per esempio, il 27 ottobre del 1954, a Firenze, vi fu un doppio, eclatante, avvistamento. Il primo avvenne, intorno alle 14.20, sopra il Duomo: numerosi oggetti volanti non identificati, di colore bianco ed a forma solcarono il cielo lasciando sbigottiti i cittadini. Il fenomeno si ripropose pochi minuti dopo sopra lo stadio Comunale, durante la partita di calcio Fiorentina-Pistoiese: calciatori e spettatori si fermarono ad osservare il cielo coperto dalle evoluzioni degli strani oggetti, dai quali caddero filamenti di materiale siliceo, i cosiddetti “capelli d’angelo”, spesso correlati con le apparizioni di oggetti volanti non propriamente convenzionali.
Il 1954 fu anche, secondo i dati in possesso del C.U.N. (Centro Ufologico Nazionale), la prima annata durante la quale l’avvistamento degli U.F.O. (Unidentified Flying Objects, oggetti volante non identificati, conosciuti in Italia anche come Ovni) toccò nella nostra nazione picchi elevati: 481 avvistamenti, dei quali 37 IR-3 (incontri ravvicinati del terzo tipo, con “osservazione di esseri animati in associazione con avvistamento di Ufo”), in 365 giorni…più di uno al giorno!!! Calo drastico nei decenni a seguire, fino alla riesplosione del fenomeno negli anni Settanta, a cavallo tra il 1971 ed il 1980, con il boom raggiunto nel 1978. La famosa “ondata del 1978”: ben 934 avvistamenti di strani oggetti volanti di dubbia provenienza, di cui 50 IR-3. Cercando di sfruttare l’effetto che gli episodi avevano sulle masse, il regista Steven Spielberg sbancò i cinema di mezzo mondo con due pellicole divenute poi celebri: “Incontri ravvicinati del terzo tipo” (1977), dove si raccontava di un primo, effettivo contatto tra la civiltà umana ed un’ipotetica, evoluta civiltà aliena simile alla nostra, ed “E.T., l’extraterrestre” (1982), nel quale si verificava la singolare amicizia ed adozione di un alieno, dalla forma fisica e dalle capacità psichico – intellettive completamente differenti da quelle umane, da parte di due bambini.
Il regista cercava, forse, un modo soft per rendere l’umanità, da sempre particolarmente ai media, consapevole della possibilità di un futuro contatto uomo – extraterrestre.
Possibilità che adesso, nel nuovo millennio, sembra essere stata accettata. Ciò non vuol dire che non vi sia un certo timore nell’eventualità, una mattina, ci svegliassimo con migliaia di astronavi a solcare i nostri cieli (incipit della nuovissima serie TV bade in Usa, “V-Visitors”), ma di certo, al giorno d’oggi, è la consapevolezza a fare la differenza.
Sempre secondo i dati in possesso del C.U.N., infatti, dal 1999 ad oggi (l’ultimo, il giorno prima di Pasqua nel casertano, n.d.r.) vi è stata una ripresa, in termini numerici, degli avvistamenti di Ufo. I quali, rispetto a quelli di quaranta-cinquanta anni orsono, sono descritti nei minimi dettagli. La maggior parte di questi si verifica in estate, specialmente nel mese di agosto, con tutta probabilità perché favoriti da condizioni atmosferiche e meteorologiche ottimali, e, generalmente, verso sera. Ultimamente, comunque, sembra che l’apparizione improvvisa nel cielo di questi strani velivoli (sempre ammesso che lo siano, strani e provenienti chissà da dove…), stia trascendendo l’orario, con manifestazioni capitate anche in pieno giorno. Quasi come se si “cercasse un contatto”?
Impazzano gli articoli sui giornali, le trasmissioni televisive sull’argomento, spuntano decine di migliaia di filmati sul web ripresi dai videoamatori, si susseguono testimonianze di persone che affermano di avere visto con i propri occhi situazioni “particolari”. Il rischio, come spiegano gli esperti del settore, è quello di farsi fuorviare dai numerosi fake che girano su internet, o, peggio ancora, dalla mania di protagonismo della gente.
Nuove opere cinematografiche come “Mars Attacks” (1996, regia di Tim Burton), “Independence Day” (1996, Roland Emmerich, che ha diretto di recente anche “2012”), “La guerra dei mondi” (2005, sempre del maestro Steven Spielberg) hanno contribuito poi ad introdurre, nella terminologia moderna e nelle coscienze delle persone concetti quali “invasione”, “distruzione della razza umana”, “abduction” (i “rapimenti” che gli alieni compirebbero per condurre esperimenti biologici sugli umani, n.d.r.), ed ogni qualvolta si verifica nei cieli un avvistamento, anche solo presunto, si scatenano le lotte d’opinione.
Sul fenomeno, è giusto mantenere la calma, riflettere, e non rilasciare giudizi troppo affrettati. Giusto essere, comunque, aperti alla possibilità dell’esistenza di altre civiltà, differenti da quella umana, ed in grado di progettare, e portare a spasso nella volta celeste velivoli ignoti. Velivoli di tutte le tipologie: nel corso degli anni, ne sono stati avvistati di sigariformi, triangolari, irregolari, dischi volanti canonici o addirittura sfere di luce e/o energia. A sentire gli ufologi, ogni diverso velivolo sarebbe correlabile ad una differente civiltà aliena: il solo Governo statunitense sarebbe in contatto con 12 civiltà! Tra le più famose, i Grigi (alieni classici, resi noti al pubblico dalla cultura cinematografica), i Rettiliani, i Pleiadiani (simili agli umani per struttura fisica e molecolare), gli Ariani (umanoidi, il cui nome tanto richiama la razza perfetta auspicata da Adolf Hitler a metà degli anni Quaranta).
Certo, qui si entra nel campo della fantascienza. Però, il 3 novembre 2008, il giorno della cerimonia di insediamento di Barack Obama quale Presidente degli Stati Uniti d’America, sui cieli della Casa Bianca è stato visto sfrecciare a quasi 300 km/h un oggetto volante non identificato: il “benvenuto” dei fratelli celesti incontrati da Papa Roncalli all’uomo più potente della Terra?