Vignettopoli
Due “ANNA” di carattere per raccontarne una sola: Nannarella.
Intervista ad Anna Mazzamauro in occasione di Fantastiche Visioni, uno dei momenti pi interessanti di teatro dellestate 2010, Anna Mazzamauro porta in scena e racconta unaltra grande Anna: Anna Magnani e Vignettopoli non si fatto sfuggire loccasione per sentire parlare entrambe
Anna Mazzamauro come si confronta con Anna Magnani?
Lei che confronta con me! Perch io sono viva! Sto scherzando ovviamenteE’ solo per smitizzare. La premessa che io non voglio imitare nessuno, ognuno ha la sua storia, io ho la mia, lei ha la sua, fino ad annama siamo uguali, poi ognuno se ne andata con gli zzamauro suoi
Diciamo che ci che ci accomuna la romanit, il nome e il fatto che chiamino anche me Nannarella, nella vita. Tu dirai: E’ sufficiente questo per scomodare una signora? No, non sufficiente, ma un modo per partire. Ripeto io non voglio imitarla ma ritengo che la romanit accomuni nella passione, nei punti esclamativi con cui abbiamo sempre vissuto la nostra vita, quando abbiamo provato a metterci i punti interrogativi ci hanno risposto male e quindi meglio metterci i punti esclamativi in modo che nessuno ti disturbi nel bene e nel male, nel dolore e nella gioia.
Io ho sfruttato la sua passionalit, il suo temperamento per raccontare me stessa. Allora avviene una sorta di miracolo in scena laddove io comincio a parlare di me e poi mi accorgo che parlo di lei e il santino si anima, il suo santino, poi infastidita da questa similitudine ritorno me stessa, con ironia, poi a poco a poco sono come trascinata da una strana corrente laddove attraverso lo specchio per un attimo io guardando me stessa e mettendo una strana parrucca, rievoco risate di gioia e ho paura di questimmagine cos viva di lei perch sembra lei e mi dice tho messo paura eh? Beh ripijate subito che ho chiesto solo 10 minuti de permesso lass. A quelli glho detto famme un po and a ved che me sta a combin quella. Guarda che se me fai uno spettacolo che non me sconfifera, lo sai che vord esse immortali? Che te posso ven a rompe li cojoni pe sempre e poi mi guarda e mi dice manco tu sei bella, noi nun semo belle, ma cavemo un pennacchio de luce sulla testa come i santi, oddio famme and che se no quelli sarabbiano.
Per dirti ci sono tanti momenti in cui ci incontriamo e ci sovrapponiamo, nel canto, nel ricordo, qualche attimo con il figlio ma con grande pudore, perch non giusto spettacolarizzare i dolori degli altri. Io dico che racconto Nannarella perch nel racconto c il pudore di non offendere i grandi sentimenti degli altri, e Nannarella Nannarella.
Un incontro di due donne che fanno del carattere e non di altro la propria forza
Anche dei dolori
Senza nascondersi dietro una maschera di plastica
Pagando per in prima persona tutto ci, perch caratteri come il nostro sono tremendi poco amati, poco digeriti
Ma ora questo necessario come messaggioper entrare nella storia non serve la superficialit e faciloneria!
Ti ringrazio per laugurio di entrare nella storia ma io non voglio morire!! Io sono Highlander!!! A parte gli scherzi, riprendere una figura come Anna Magnani serve anche a questo, oggi (ndr: conferenza stampa Festival Fantastiche Visioni) parlavamo di cultura e dentro di me pensavo che bello sentire parlare non di cul, ma di cultura ed una verit, adesso limmagine che conta, quindi gente come me dovrebbe ritirarsi, ma io la mia immagine allo specchio che voglio che gli altri riconoscano. Punto.
Con Nannarella, al Festival Fantastiche Visioni, lappuntamento con Anna Mazzamauro, Anna Magnani, larte e il sorriso dolceamaro.
- VIA
- Marta Volterra