Vignettopoli
Carabiniere spara a moglie e figlie e si uccide
Cisterna di Latina. Carabiniere spara alla moglie a Latina e, dopo averla lasciata agonizzante, appena fuori dal garage sotto l’edificio, prende le chiavi di casa della moglie ed entra nell’appartamento, dove le sue bellissime figlie di 8 e 14 anni, dormivano. Le uccide. Si era sperato, dopo aver appreso della tragedia e notizia che le bambine erano ancora in vita, che si potessero salvare dalla ferocia omicida di quest’uomo. Non è stato cosi. Diverse ore dopo le tredici, passate inutilmente a convincere l’uomo a rilasciare le figlie, l’epilogo. Nell’ultimo atto, si è tolto la vita. La moglie in gravissime condizioni al all’ospedale San Camillo di Roma, disperano di salvarla. I due si stavano separando. Un’ennesima tragedia che ha distrutto una famiglia intera e che, ancora un a volta, vede nei figli, l’arma letale dell’uomo, contro le donne che vogliono portarglieli via. Ma quest’uomo non era un uomo qualunque ma un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri. Possibile si domandano le persone, anche nel suo profilo, com’è stato possibile non accorgersi di questo grave disagio che ha portato l’uomo allo sterminio della sua famiglia. Sempre il profilo di Facebook, scorrendone le pagine, mostra un uomo che fino al 12 dicembre, si compiaceva di aver accanto sua moglie e le sue bambine. C’erano sorrisi, apparentemente, un clima che non destava certo sospetti e tanto meno, nel luogo di lavoro.
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- laredazione