Oltre al danno, anche la beffa!
Si chiama Duchenne ed la forma pi debilitante della distrofia muscolare. La Duchenne andata a bussare alla porta della famiglia Amanti. Ha deciso di giocare con la vita di un bimbo di nemmeno due anni, con l’aggravante di una particolare mutazione che non consente di fare una diagnosi certa. Ma Fabio non ci sta e dice: “La ricerca non pu essere ostacolata dalla carenza di risorse economiche”. (Cinzia Lacalamita)
Quando “lamentarsi” di tutto e tutti, diventato lo sport nazionale, forse bisogna cominciare a chiederci “cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, senza aspettare che gli altri si muovano per noi?” Tutti aspettiamo che gli altri facciano qualcosa, lo pretendiamo a gran voce, spesso con ragione. Critichiamo e siamo spietati, se questo o quello viene fatto, ai nostri danni o, a danno di qualcun altro. Ma poi, cosa facciamo oltre a questo? Bla bla bla. Non sono interessata a scrivere un articolo, con tutti i puntini al loro posto, affinch diventi l’ennesimo fiore all’occhiello di un biglietto da visita che nessuno si prende la briga di approfondire e tirarmi dietro tanti: ohhhhhh!!! di approvazione. Rimarrebbero solo “parole”: belle, confezionate a regola d’arte, ma poi non cambierebbe mai niente, e certamente non questo il mio “dire” le cose.
Ho deciso di fare qualcosa, senza che qualcuno me lo suggerisca, e per un anno intero, inserir in modo permanente l’immagine di un bambino, che rappresenta molti bambini e persone, che come lui, sono toccati dalle chiacchiere di tutta quella gente che, si dispiace, sa tutto di tutti, sottolinea sempre nuove soluzioni per questo o quel problema, ma nel concreto non fa mai niente, ma si aspetta tutto! Come mai ci riesce cos difficile sostenere bambini come Daniele Amanti che colpiti da distrofia muscolare, hanno bisogno di pochi appassionati e sensibili personaggi per poter portare avanti il loro dolore e la loro causa per curarsi e riuscire a sostenersi economicamente?
Perch oltre al danno, anche la beffa, offriamo a queste persone? Non gi abbastanza essere colpiti in modo cos lapidario nella salute?C’ bisogno di far perdere “loro” anche la dignit, perch costretti a chiedere, chiedere, chiedere quello che un diritto di tutti, potersi curare? Ma riusciamo a vergognarci ogni tanto per il torpore nel quale siamo caduti? Passiamo da un telegiornale ad un programma demenziale, alla velocit della luce, in automatico. Nulla pi ci tocca e ci fa riflettere. Solo un vuoto zapping! Guardiamo un programma televisivo che lancia una domandina imbecille e via ad inviare sms per aggiudicarsi la spesa di 1000 euro messa a disposizione da.Voi. Sveglia! Nemmeno immaginate quanto vi costa rispondere a quella stupida domanda? 1 euro! Cominciamo a fare quattro conti: se fossero anche 100.000 persone a rispondere alla domanda, verrebbero incassati 100.000 euro, ma solo una persona ricever la spesa in premio del valore di 1000 ! Qualcuno si mai chiesto a chi vanno i 99.000 euro che rimangono? Se fossero destinati alla ricerca, sarebbe gi un gran bel mondo! Ma non cos! L’importante farsi prendere in giro; che sia poi, Paris, Kak o chi vi pare, l’importante “superficializzare” e dire: “C’ero anch’io!” “Ho partecipato!” gi, alla grande “commedia” della vita! In contrapposizione, riusciamo a sostenere le cavolate espresse da una stupidotta ricca e viziata, che colleziona vicende tutt’altro che edificanti a corollario della sua vanit d’esistere e voglia di far danni? E gli psicologi sono a spasso!!! Ne abbiamo in esubero. Solo per questa ragazza ce ne vorrebbero dieci al seguito, insieme ai suoi body guard!
Ci sorprendiamo per questo? No, non ci sorprendiamo mai, eppure, il riferimento dei nostri figli, ai messaggi parlati e recitati in web sui tanti letti, di questa poveretta, sono chiari! Non ci sta dicendo, lei che stata tanto fortunata: amici, pensate a Daniele Amanti che cos piccolo e se non si finanzia la ricerca, potrebbe non riuscire a curarsi adeguatamente- . Gliene pu fregare di meno alle persone come Paris Hilton e a chi la segue? L’importante avere il telefonino dell’ultima generazione per parlare con tutto il mondo si, in Italiano??? Daniele Amanti e la sua odissea, uguale a tante altre e sotto gli occhi di tutti, sono notizie da ultima pagina per queste persone che non sfogliano nemmeno un libro all’anno! …Ma non per me! Continuate ad attendere con ansia che il buco della serratura del Grande Fratello si apra, pronti a prendervi in giro, facendovi indossare le vesti di woyer: fare gossip, rilassa, diverte e fa staccare la spina dai veri problemi. Il problema vero per voi che continuate a seguire queste piccole cose che rendono grande la vostra vita, sar sempre quello di seguire attentamente l’aitante giovanotto, che si aggira come uno zombi tra le stanze di una casa troppo lussuosa, senza sapere cosa fare quando si sveglia alle 12.00 di mattina, ma lusingato per il fatto che “voi” siete l, ad ammirarlo.
Il vostro essere woyer, alza, s, gli indici di gradimento, ma abbassa notevolmente quelle celluline grigie, tanto care a Poirot! Anzi, diciamocela tutta: le azzera.
Non torner a ribadire un concetto troppo spesso disatteso per incentivarvi a sostenere i tanti Daniele Amanti, che fanno parte della nostra vita: nemmeno vi dir di smetterla di perdere tempo dietro le notizie sempre aggiornate su Kak e la cifra spropositata messa a disposizione per lui da un “benemerito.emiro” che ai soldi da un valore pari a zero. Sprecare denaro, un’offesa verso la sofferenza, verso coloro i quali non riescono nemmeno ad immaginare di poter riuscire a contare la cifra con cui, questi club giocano per un piacere espresso in “mutande”. Noi non siamo eterni, ma viviamo con la presunzione di esistere in buona salute per sempre, fregandocene altamente degli altri, ma gli “altri” un giorno, potremmo essere proprio noi! Non dir mai, come sento dire molto spesso: “Mi vergogno di essere Italiana/o.” Eh no! Io non me ne vergogno affatto, ma una frase che fa ormai parte del nostro lessico metropolitano! E se cominciassimo ad elaborare pensieri nostri per parole nuove, senza ripetere come pappagalli, le frasi di tutti, e che ci offendono e nemmeno ce ne accorgiamo, perch a farlo, siamo proprio noi! Come possiamo pensare con questo fatalismo di maniera, indolenza mentale che ci pervade tutti che possano interessarci le vicende dei tanti Daniele Amanti?
*Le foto del servizio sono state gentilmente autorizzate da Fabio Amanti che ha concesso che l’immagine di suo figlio fosse divulgata, per sollecitare l’attenzione sulla ricerca e sul Fondo Amanti al quale possibile fare una donazione per sostenere il progetto.*