Vignettopoli
Speciale carnevale di Fano
Quotidianamente non concepibile trascorrere una giornata intera lanciando coriandoli, facendo battute di spirito e azzardando scherzose “provocazioni” per il puro piacere di farlo, come dicono gli psicologi del sorriso sarebbe opportuno ridere almeno mezz’ora al giorno, poich gioverebbe al sistema immunitario e per dirla in modo semplice: ridere allunga la vita! Sar per questa ragione che ogni anno, il Carnevale raccoglie un gran numero di visitatori, in tutte le citt d’Italia, il gioco della maschera e del sorriso diventa per un paio di settimane al centro di ogni cosa.
Ci non giova soltanto al divertimento dei bambini, il piacere di indossare la maschera dell’eroe preferito oppure sbeffeggiare davanti ai pi grandi un atteggiamento di coraggio e di spavalderia mai osato prima, ma fa bene anche ai grandi. Anche se a volte gli adulti mostrano in queste occasioni un “entusiasmo borderline”.Fano. Il coloratissimo Italian Safari, leoni, elefanti e giraffe realizzate in sgargianti colori, Pulcinella e i politici appesi qua e l, il carro dei fiori capeggiato da una diva di cartapesta, prosperosa e ammiccante, il simpatico Tronista, questa volta per seduto su un water e accerchiato da rotoli di carta igienica. Il pi originale sicuramente il carro dedicato ai vari tipi di acque, giganti gocce di H20 umanizzate con slogan spiritosi.
La citt fanese ha reso omaggio al campione marchigiano Valentino Rossi, dedicandogli una gigante riproduzione dello sportivo sulla sua inseparabile moto. Niente da dire coreografie carnevalesche eccellenti e tanta creativit. Mi sono resa conto che tanta euforia soprattutto quando repressa nei lunghi mesi invernali, pu dare alla testa. Il comportamento degli adulti, accompagnato da manifestazioni calorose di gioia accompagnate da urla e agitazione psicomotoria, mi ha fatto venire in mente la situazione di chi si prende per la prima volta nella sua vita “una sbronza”. Visi arrossati, braccia che si agitano alla vista di un carro, energici spintoni per passare davanti alla fila e porre l’ombrello nel verso giustoe in questo scenario piccoli bambini insaccati nei loro “costumini” nascosti dietro i genitori “sbronzi”. Il momento pi imbarazzante e “drammatico” del pomeriggio, verso le diciotto circa, si verificato in occasione dell’ultimo giro dei carri.
Una gentile coppia mi ha spiegato che il Carnevale di Fano essendo il pi antico d’Italia, ( pare esistano documenti contenuti nell’archivio comunale relativo ai primi festeggiamenti nell’anno 1347) molto sentito dai cittadini del posto i quali fanno fra loro una vera e propria gara per raccogliere pi dolci possibili. Ed ecco che la saggezza degli adulti si fa viva!!! Disgraziatamente sono finita sotto il passaggio dei carri, proprio nel momento in cui iniziava la gettata dei dolci. L’unica cosa che ho fatto stata quella di ripararmi la testa da barrette di cioccolato e cioccolatini che venivano “sparati” gi dal carro con la stessa velocit di una pallottola. L’entusiasmo borderline, in questo preciso istante esploso.
Isteria e aggressivit al primo posto: uomini e donne che spingevano, strattonavano e quasi ti saltavano addosso se per sbaglio finivi nella traiettoria del loro lecca-lecca. Gomitate e grida, affanno esagerato per afferrare un Loacker, mi sembrava di essere in una citt sovietica, in mezzo a un gruppo di mendicanti affamati da giorni che lottano per un pezzo di pane secco. In questo caso dolci e caramelle. L’avidit del consumismo e l’egoismo dei consumatori hanno preso il sopravvento sul gioco e sul divertimento che dovrebbe vedere come protagonisti solo i bambini. Forse, la vita di tutti giorni rende le persone cos insoddisfatte che alla prima occasione si lanciano su un bottino che non gli appartiene, rubano i coriandoli dei bambini e pretendono un “attimo di gloria” che riempie un vuoto interiore, lasciando dietro di s, idiozia e imbarazzo.
* reportage fotografico di Nez e Marco Sarti*