Vignettopoli
Egitto. La speranza di Zahi Hawass è ‘Che il turismo riprenda’
Il 19 marzo una grande data per l’Egitto, le autorità del Cairo, con un referendum daranno il via alle riforme costituzionali per il paese. Questo, è quanto riporta la Tv Al Arabiya e informa che al testo delle riforme sta lavorando una commissione nominata dal consiglio supremo delle forze armate del dopo Mubarack e che intenderebbe indire le elezioni politiche e quelle presidenziali, nel mese di giugno.
Un paese, l’Egitto che vantava e ancora può farlo, di avere il più interessante tra i territori turistici a livello mondiale. Un duro colpo è stato sferrato con l’uscita di scena di Mubarak, ma la gente, sembra sia intenzionata a ricostruire quello che è stato distrutto, per riprendere la strada maestra e ritornare ad offrire il meglio della proposta turistica. La preoccupazione più grande, rimane quella che ha visto fare scempio, dai una parte di vandali unitasi ai rivoltosi, di alcuni tesori conservati nel museo più importante e ricco del mondo, il Museo Egizio del Cairo. Secondo Zahi Hawass (il custode dei tesori egizi), i danni non sono rilevanti e c’è molta voglia di riprendere la normalità. Invece, quello che più preoccupato il mondo, sono state le notizie di saccheggi nel museo, dove sono conservati reperti unici per valore storico ma Zahi Hawass, che ricordiamo, ricopre anche l’incarico di Segretario generale del Consiglio tesori archeologici, ha tranquillizzato tutti, e stemperato le preoccupazioni riguardo al contenuto del museo egizio, riferendo che, coloro che si sono macchiati di vandalismo e approfittato della rivolta per far razzia nel museo, nonostante abbiano decapitato due mummie, danneggiato una minima parte dei reperti archeologici, e fatta incetta di souvenir, sono stati già presi e sono agli arresti, sempre secondo il afamoso custode del Museo, i militari ora sarebbero a guardia della struttura.
Ma il mondo della cultura continua a essere preoccupato, nonostante le rassicurazioni dell’uomo, anche perché è solo di ieri la notizia di alcune vicende interreligiose che hanno fatto scattare la miccia di un’ennesima tragedia che gli osservatori guardano con preoccupazione, come per le notizie che parlano di un assalto da parte dei manifestanti alla città del Cairo e nello specifico alle sedi dei corpi di sicurezza della polizia di Stato e investigativa.
Continuiamo a condividere l’ottimismo dell’indiana Jones (così è considerato da tutto il mondo, il celebre custode del museo egizio per il suo stravagante abbigliamento che ricorda il personaggio del film omonimo) Zahi Hawass, nella speranza di poter nuovamente ritornare in quei territori che hanno consegnato alla storia la più grande dinastia di Faraoni che ha lasciato al mondo tesori d’inestimabile valore e non solo storico.