Editoriale
IL LUTTO SI ADDICE A “ITALIA”
Mario Monti, l’economista che dovrebbe salvarci dall’eterno nubifragio provocato dalle lacrime dei parlamentari che, con spirito indomito, hanno fatto accomodare chi, secondo loro, era l’unico che poteva metterci “una pezza” per riparare i danni provocati dall’era berlusconiana, sta già passando di moda e non siamo ancora arrivati a dicembre.
Le notizie che lo riguardano e che non sono per niente confortanti, ci invitano a pensare che, nemmeno le pezze possano essere più messe ai troppi strappi al vestito della bella signora Italia. L’accademico di pregio, scelto dai “poteri forti” e sostenuto da un plebiscito osannante a contorno, si sta già lamentando che proprio chi l’ha voluto, alla conduzione del vapore, si stia defilando. La7 docet.
Le notizie di genere, continuano a martellare gli italiani tutti, che già cominciano il toto Monti, per tentare di capire se finiranno con il continuare a sostenerlo, al fine di fargli terminare il mandato assegnatogli.
Pare che in Italia, oltre a Tremonti, di economisti all’altezza di rimettere a posto i conti, non ce ne fossero, visto la scelta caduta su Monti; difatti, abbiamo votato artisti, cantanti, giocolieri, ragazzine che fanno incetta di voti in Fb…ma nessun economista nei due schieramenti accreditati in grado di farli funzionare…boh? E’ anche vero che, sia a destra, sia a sinistra, non ne volevano proprio sapere di fare la cosa giusta e la scelta, è dovuta necessariamente cadere su chi, non appartenesse a nessuno dei due schieramenti litiganti. Pareva la cosa giusta.
Strano a dirsi, ma anziché perorare intelligentemente la causa di Monti, tanto caldeggiata dai media o poteri forti, oggi arretranti sul suo operato, si voglia “inconsapevolmente” favorire, guarda un po’, proprio chi, in questo momento, pare, essere l’unica voce che la gente ascolta e la …“demagogia”, che nel nostro Paese impera sempre!
Sono giorni che leggo su Facebook, di Grillo, che urla a destra e manca, quello di cui nessuno si è accorto, secondo lui che considera i partiti ormai moribondi, anzi, in odor di sepoltura, decretandone la morte da ogni piazza, tabloid e dal suo blog. Con il suo M5S, invita la gente a rendersene conto e non fa solo questo, si rivolge anche ai leader direttamente come al segretario del Pd, Pier Luigi Bersani e con queste parole: “Si rassegni Bersani, i partiti sono morti”. E ce n’è anche per il Polo delle Libertà: “Il Pdl dice di votare per noi? È una presa per il culo”…Parole fin troppo chiare e urlate dal palco di Comacchio, dove ha tenuto un comizio, aggiungendo che nessun partito può permettersi di invitare la gente a votare questo o quel partito, rilevando che non esiste il diritto di “usucapione” sul voto.
Nel suo blog è ben chiarito il suo concetto. Tutti i partiti, sono preoccupati della valanga potenziale di voti che il comico genovese potrebbe accaparrarsi e pare, infischiandosene altamente del momento topico vissuto nel nostro Paese, che creare confusione all’elettorato, sia la sola cosa giusta da fare per non essere irrimediabilmente cancellati dalla scena politica.
Ma il “de profundis dei partiti” è già in atto…lo vado dicendo da un pezzo, tra le tante “pezze” che vengono messe per rattoppare il Paese. Si, stiamo assistendo all’ultimo saluto, al congedo definitivo di una classe politica che sembra non generare altro che il caos; fra Tasse, IVA e nuovi ritocchi a balzelli già esistenti, si continua ad arginare una voragine che ci inghiottirà tutti. Idee nuove non se ne vedono, probabilmente nemmeno ci sono nella testa di queste persone, ma se anche ce ne fossero, si guarderebbero bene dal palesarle.
Il povero paga sempre, non ha forza contrattuale ed oggi, comincia a mancare anche quella vitale, ma anche questo serve a chi, giusto nel caos può sopravvivere.
Intanto c’è già chi grida al dittatore e al fascista in direzione di Beppe Grillo e chi, comincia a fare pericolosi parallelismi, tra lui e Mussolini. Il popolo di Facebook seguito a ruota da altri famosi social network, cavalca la pericolosa “immagine” , dimenticando però, che Mussolini salì al potere e instaurò la sua dittatura senza chiedere il permesso a nessuno. Grillo, lo chiede alla gente, lo fa, in modo pittoresco e senza tanti peli sulla lingua, ma nella legalità.
Una stabilità ragionata, seppur poco felice per gli italiani sulla carta, data da Monti, pare non interessare più nessuno, così, ai grandi media consegniamo il pass per distruggere sempre e comunque, ogni cosa e ai posteri… l’ardua sentenza.
Il “nero” mi sta bene, sono bionda, il lutto, no di certo…ma per seguire il feretro di questo brutto funerale annunciato, è l’unico “colore” che prima o poi, qualcuno ci farà indossare… che sia questo il destino del nostro Paese? Il non riuscire a cambiare le cose, proprio perché quando ci si trova davanti alla necessità di “agire”, fare una scelta, si cade nell’ambiguità dell’esistenza umana, quella dualità che ci appartiene, che non ci fa mantenere il ruolo cui crediamo di essere designati, ma ci fa entrare in quello a noi opposto, con facilità e nostro rovescio della medaglia.
Non abbiamo scampo, siamo destinati ad essere i “pilato “della situazione, fino a quando, arriverà qualcuno che, attivando un libero arbitrio e con una visione meno fatalistica della vita, ci costringerà ad uscire dallo schema di vita ambiguo in cui ci dibattiamo tutti.