
Editoriale
CONSULTAZIONI: NON SE NE ESCE.
Si può non essere grillini ma intellettualmente onesti, per fare considerazioni sul fatto che il partito che ha ottenuto il massimo dei voti, non riesca a governare, o a trovare l’alleanza perfetta che lo metta nelle condizioni di farlo. Abbiamo tutti chiesto a gran voce una Legge Elettorale, che riuscisse a portare il Paese fuori da uno stallo partitico che ci sta penalizzando tutti, nessuno escluso. Niente. Non se ne esce.
La gente, aveva creduto, che andando a votare (avete presente lo strumento democratico che dice che siamo gli unici artefici del destino del Nostro Paese?), tutto di sarebbe finalmente placato.
Non è andata così. Manca una Legge E. chiara, che tuteli il Popolo Italiano, non solo chi viene eletto dal popolo, che non ci faccia sbattere fuori dalla finestra altri 20 milioni, per arrivare al nulla a tutto tondo, come per queste ultime elezioni.
Rosatellum è il sistema elettorale di cui tutti parlano, la Consulta ha bocciato, ma che di fatto, avrebbe permesso ai grillini di ottenere ciò che volevano. Il sistema proporzionale (al 64%), punta sul voto di lista, con correzione di voto maggioritario (al 36%), nei collegi uninominali, diventando, di fatto, una specie di premio di ‘maggioranza'[n.d.r]. Bastava poco per prendere in mano lo scettro del potere Italia, senza bisogno di inimicarsi tutto il mondo, allo scopo di volere come alleati il PD in toto e al loro fianco, nonostante strombazzavano di volersi distinguere, proprio da questa sinistra.
La gente ha ricevuto questo messaggio e ha cominciato a punire, chi, pende verso una direzione, a dir poco, innaturale. Dopo aver linciato, i Governi capitanati dal PD, ivi compreso il Governo Gentiloni e dopo Renzi, attuale supplente in attesa del nuovo, al fine di passare il Testimone. Ma vediamo il Rosatellum 2.0 (bis), nasce con correzione e quota aumentata sui seggi assegnati con metodo proporzionale: due terzi, prima era un terzo di maggioritario. Garantisce a Camera e Senato di non fare il salto nel buio ma non sembra permette agevolmente la realizzazione di un nuovo Governo[n.d.r]. Intanto siamo arrivati alla fine della consultazioni volute dal Presidente della Repubblica Mattarella.
Voci di corridoio cominciano a malignare nei social, ventilando le ipotesi più disparate; che la Legge Elettorale così voluta, non potrà che portare all’unica soluzione possibile: governo tecnico. Altri invece, rinforzano un concetto che ogni tanto arriva in superficie, quello che si è scelta la formula che avrebbe portato a garantire la governabilità del Paese (?), posti compresi (?).
Il Movimento 5 Stelle ha vinto, ma non riesce a trovare un compagno di viaggio, tanta è l’arroganza del porsi o almeno, così pare, quando si trovano davanti alle telecamere. Ora vogliono il nemico di sempre, Renzi, mentre la gente che li ha votati, si chiedono il perché non parlino più del ” reddito di cittadinanza”. Intanto, Matteo Renzi, ieri era Silvio Berlusconi, è diventato il pericolo numero uno dei M5Stelle e pare, anche del Popolo Italiano, secondo chi ce lo vuole far credere. (?). Ma l’obiettivo dei pentastellati, qual è? Prendersi tutto il PD? Mettere a tacere Matteo Renzi? Convincerlo a fare da garzone a Di Maio?
Non ci sono riusciti. Si sono arresi. Ora insultano. Non se ne esce.
Oggi la gente si è sganciata dalla vecchia logica partitica, ma nessuno ne prende atto. Gli italiani vogliono qualcosa, oltre al lavoro e alle tasse più basse: sentirsi sicuri in casa propria con i loro cari; continueranno a cercare il giusto soggetto politico che li convincerà meglio.
Oggi, chi ha VINTO, HA PERSO LO STESSO.
L’establishment, che detiene il potere, sia politico, sia economico, battuto.
Noi confidiamo in Renzi, l’unico rimasto e che non ci porterà in nessuna Rivoluzione. Ma gli altri che velocemente fanno saltare le percentuali, dove si dirigeranno, la prossima volta che entreranno in un seggio elettorale e saranno sempre meno?
Prima o poi, se ne esce.