Vignettopoli
SCANDAL AL SOLE!
Quando l’amore impossibile, tormentato e ambito diventa fiction e si guadagna il consenso di un vasto pubblico televisivo su scala mondiale, e non si può biasimare questa scelta, visto che la sceneggiatrice Shonda Rhimes ha creato dopo Grey’s Anatomy, un’altra serie di successo dal nome inconfondibile “Scandal”.
Shonda è una donna brillante, caparbia, elegante esattamente come la sua creatura Olivia Pope, protagonista femminile, avvocato a capo di uno studio associato, specializzato in sistemare i grossi guai, gli scandali politici e familiari di Washington. Olivia è un’afroamericana di successo, onesta che crede nell’amore vero ed è l’amante del Presidente degli Stati Uniti, Fitzgerald Grant bianco, attraente e sulla cinquantina.
La serie narra gli intrighi di potere della Casa Bianca e la struggente storia d’amore di Olivia con un uomo potente imprigionato in un castello dorato, in cui la first lady Mellie, bella quanto ambiziosa, si comporta da moglie tradita atipica, alternando momenti in cui esprime a grande voce il suo odio per Olivia, ad altri in cui la prega in ginocchio di ritornare alla Casa Bianca per aiutare il marito a essere rieletto. Disperata? No, furba direi, Mellie si sta preparando il terreno per quello che accadrà nella quarta stagione quando anche lei si candiderà in politica come Governatore, e sa che avvicinare Olivia al marito, permetterà a lui di restare in carica, visto la grande abilità dell’avvocatessa di farlo rieleggere, e in seguito di sfruttare questo potere. Ogni cosa che fa Mellie, dalla prima alla quarta stagione, appare focalizzata su Fitz solo con l’intento di favorire se stessa, a più riprese Mellie recrimina il fatto di aver abbandonato la sua laurea in legge per sostenere il marito in politica, è una madre assente e manipola la sua gravidanza per assicurarsi il posto di First Lady. Questo e altri aspetti del comportamento di questa moglie tradita, non la rendono molto simpatica anche se Oliva più giovane e con pochi sensi di colpa, continua imperterrita ad andare a letto con il marito. L’equazione che ne scaturisce è semplice: Olivia è l’amante buona, quella a cui si può perdonare di aver distrutto un matrimonio.
Ho provato a capire Mellie, i vari flash back in fondo ci mostrano quanto si sia sacrificata per Fitz, con conseguenze estreme come l’avergli taciuto di essere stata molestata dal suocero, eppure nel suo sguardo leggo la più cieca ambizione ed un forte desiderio di comandare. Olivia Pope, temuta e rispettata nel suo ambiente professionale, cammina a testa alta, petto in fuori mai un sorriso, ci mette molto impegno a “fare” la dura, e riesce a darlo a intendere ai suoi collaboratori il più delle volte. La vera Olivia, la sera guarda la tv con una bottiglia di vino rosso e pop corn. Pensierosa, con gli occhi lucidi se non aspetta la telefonata del suo Fitz, ha qualche altra preoccupazione da risolvere. Quel bicchiere di vino rosso è come una coccola per lei. Olivia cerca disperatamente amore, figlia di due genitori assenti e minacciosi, si sente amata solo da Fitz. In più di un’occasione Olivia smette di fare l’amante e abbandona il campo, cerca di rifarsi una vita ma non ci riesce. Come in tutte le storie d’amore che si rispetti, se lui è veramente innamorato allora combatte per averla. Così vediamo il Presidente Fitz chiamarla in piena notte, raggiungere l’abitazione di Olivia con la sua scorta e in barba alle rigide misure di sicurezza, le chiede di stare con lui, di avere fiducia. Quante donne vorrebbero un uomo affascinante, facoltoso innamorato perdutamente da voler abbandonare persino la sua carica di Presidente degli Stati Uniti, pur di coronare il sogno d’amore? Molte credo.
Fitzgerald Grant rappresenta questo per le donne il sogno d’amore, l’uomo che vorrebbero al loro fianco, uno che lotta per conquistarle. Olivia Pope incarna perfettamente l’icona della donna moderna, bellissima, rispettata, colta, professionalmente realizzata, che crede nella giustizia e nell’amore. Chi non vorrebbe essere al suo posto?
Altri ovviamente sono gli ingredienti di successo che rendono Scandal un piatto mediatico prelibato, per esempio l’irriverente e diabolico Cyrus Bean, il capo dello staff del Presidente, machiavellico fino all’inverosimile, geniale e crudele, secondo il mio punto di vista il personaggio più interessante, fedele amico di Olivia quando gli fa comodo. Il rapporto difficile di Olivia con il genitore paterno, a capo di un’organizzazione segreta il B613 e la conflittualità con la madre, quest’ultima si scopre nella terza stagione essere una terrorista internazionale e non una vittima innocente come credeva Olivia.
A dispetto di questi colpi di scena, è sempre il triangolo Olivia, Fitz e Mellie che tiene banco, fra un intrigo di potere e l’altro, a volte il duetto Olivia-Mellie si allea solo per salvare il sedere a Fitz poichà© quest’ultimo, sarà anche un innamorato perfetto ma non è uno stinco di santo, nel suo armadio ci sono segreti politici e gravi errori commessi per mantenersi il suo posto di Presidente degli Stati Uniti. Nessuno è perfetto insomma in questo Scandal, ad eccezione di una, Olivia, i suoi occhi sono sinceri, la sua natura è onesta e se deve mettersi contro la Casa Bianca per difendere una causa in cui crede, lo fa e basta. Ancora vi chiedete perché ci piace Scandal?
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